I numeri sono impressionanti: ogni anno vengono fumati, nel mondo, oltre sei mila milioni di sigarette: se si considera che ci sarebbero almeno un miliardo di persone con il vizio del fumo, significa che ciascuno di loro consuma, nello stesso arco di tempo, dai 6 ai sette chili di tabacco. Il contraltare sono numeri come quelli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: almeno un quinto dei decessi che avvengono ogni anno sono legati alle sigarette e alle patologie che il fumo genera o aggrava, decessi che a livello internazionale superano i tre milioni e sono concentrati soprattutti nella fascia d’età tra i 35 e i 69 anni. Per questo tutto può servire nella lotta contro il tabagismo, anche “posti” come www.come-smettere-di-fumare.it che offrono informazioni dettagliate a chi vuole dire addio al vizio del fumo su tutto ciò che gli può essere d’aiuto, le tecniche migliori per farlo, i benefici da aspettarsi, eccetera.
www.come-smettere-di-fumare.it e i tanti consigli per abbandonare la sigaretta
Quello che spesso non si dice, infatti, è che quella per la sigaretta è una vera e propria dipendenza, esattamente come possono esserlo quelle per l’alcol o la droga. Ci sono una componente fisica e una psicologica, in altre parole, che impediscono a chi fuma di abbandonare il suo vizio, se non con grande sforzo e con grande perseveranza. Se nel tempo sono sorti tanti programmi, tanti metodi per smettere di fumare è, insomma, proprio perché si tratta di una “battaglia” in cui il fumatore non può essere lasciato solo e ha bisogno di una guida. Fermo restando che, prima che con qualsiasi tecnica pur efficace come quelle descritte su www.come-smettere-di-fumare.it, il vizio di fumare lo si perde facendo affidamento sulla propria forza di volontà, in caso contrario ci si ritroverà sempre come il noto protagonista di un romanzo di Svevo ad accendere l’eterna ultima sigaretta. Particolarmente utile, in questo senso, potrebbe essere considerare gli innumerevoli danni ed effetti negativi del fumo sul proprio organismo. Le sostanze normalmente contenute o sprigionate dalle sigarette (nicotina, monossido di carbonio, catrame e altri elementi irritanti) infatti hanno un impatto distruttivo su molti organi e apparati del nostro corpo: restringono i vasi sanguigni risultando co-responsabili di malattie cardiovascolari, alterano la pressione sanguigna, provocano problemi a carico dell’apparato respiratorio e possono aumentare la possibilità di sviluppare tumori, oltre che danneggiare la pelle e lo smalto dei denti e senza contare gli effetti che hanno sull’umore e sulla salute psichica dell’individuo. Per queste stesse ragioni, i racconti di chi ha smesso di fumare vertono tutti su i notevoli e immediati miglioramenti percepiti, sia a livello fisico sia a livello emotivo, una volta che si è fumata (davvero!) l’ultima sigaretta. C’è chi c’è riuscito progressivamente, chi ha smesso in un solo colpo, chi provando a sostituire la nicotina almeno all’inizio con altre sostanze: come si accennava, del resto, più che la “formula” scelta, conta l’impegno e la perseveranza che ci si mette e solo se ci si convince che si può smettere di fumare si riuscirà davvero a farlo.